Capodanno
Fin da quando vivevo da sola, la sera di Capodanno è stata un momento da superare in fretta!
Fra feste e inviti vari, ho sempre preferito rimanere a casa, insieme ai miei compagni di vita a quattro zampe, consapevole che i botti di fine anno per loro potevano essere traumatizzanti e, per
me, un'esplosione di colori e di luci che rallegrandomi gli occhi mi facevano comunque sussultare di rabbia.
Quando ci siamo trasferiti a vivere con "uomo", i nostri Capodanni sono stati momenti teneri e infinitamente intimi. I piccoli che correvano per casa cercando l'origine del rumore dei botti per
poi tranquillizzarsi guardando noi sereni ed estasiati con il naso incollato ai vetri per ammirare i colori dei fuochi d'artificio che illuminavano le campagne attorno.
Quest'anno, dopo tanti anni, abbiamo scelto di "uscire".
E' stata una scelta difficile perchè era il primo anno in questa nuova casa e non sapevo a cosa avrei esposto i piccoli che rimanevano a casa. Ma è stata una scelta "necessaria" per togliere
potere anche a questo giorno.
La nostra cena è stata una cena leggera a base di calamari e gamberi e verdurine. Poi una doccia, una sistematina ai capelli e una restaurata al faccino e siamo usciti dopo aver chiuso tutti gli
scuri per riparare il più possibile i piccoli.
Quando siamo arrivati a casa di una cara amica ACA e ho visto la tavola apparecchiata ho provato forte il desiderio di scappare. Il deja vu delle cene in famiglia è stato fortissimo e
fastidiosissimo e non ricordo come io ne sia venuta fuori.
Tutti i presenti erano Amici, e tutti loro erano "parte" del Popolo delle 24 ore.
Mentre sparecchiavamo siamo state "beccate" con la bocca piena di dolci e mi sono sentita una bambina colta in fallo. Ma non sono stata rimproverata nè punita, anzi, vedere che non sono la sola a
comportarmi così mi ha fatto sentire meno "sbagliata".
Un passaggino davanti al computer per salutare chi era in rete poi nuovamente tutti insieme.
Niente di speciale. E quando è scoccata la mezzanotte noi non ce ne siamo neppure accorti perchè stavamo pensando ad altro.
Così abbiamo festeggiato il Capodanno dopo che i botti la stavano già facendo da padroni!
I nostri calici erano alti e ricchi di succo di mela e dalla bottiglia dello spumante sono usciti coriandoli dorati che ho ritrovato anche nelle mutande quando sono arrivata a casa!
Non ho "fatto" niente di "speciale"...ma ho visto mio marito felice e sereno insieme ai miei amici ACA, ho vissuto le mie difficoltà senza neppure parlarne vicino alla mia sponsor di sempre e a
suo marito che sembra me fatta uomo. E quando sono incominciati i giochi di carte e le chiacchiere per tirare a far tardi ho scelto di tornare a casa.
A casa i piccoli erano tranquilli. Cucciola e BelloPando erano ancora negli stessi giacigli che si erano scelti quando siamo andati via e il Piccolo ci è corso incontro stiracchiandosi e
facendoci le fusa per nulla spaventato. Gli altri...una coccola all'urnetta in cui li avevo messi a riposare proprio la mattina del 31 e uniti con un forte senso di "famiglia" che sento vivo
scorrere ancora dentro di me abbiamo iniziato, o meglio proseguito il nostro cammino, un giorno alla volta.
Un membro ACA